"L'arte di essere fragili", Alessandro D'Avenia

03.09.2020

Un viaggio nei versi di Leopardi e nelle insicurezze di ogni giovane 


"Ove tende questo vagar mio breve?"

Leggere "L'arte di essere fragili" di Alessandro D'Avenia, edito da Mondadori, in un periodo come questo è stato illuminante. La convinzione odierna della perfezione che non accetta debolezze, qui viene smentita senza veli. L'autore, attraverso una scrittura limpida e pulita, prova a far capire l'importanza di accettare le proprie fragilità, rispondendo agli interrogativi del più grande poeta moderno, Giacomo Leopardi.

Il risultato è che non esiste così tanta distanza tra i dubbi di un giovane di ieri e quelli di uno di oggi. La paura della solitudine, la tendenza verso qualcosa di infinito e le domande circa il nostro essere al mondo ci accomunano tutti.

Ma esiste un modo per imparare a vivere? Per imparare ad essere felici? In queste pagine l'autore cerca di impostare dei piccoli passi che possano quanto meno indirizzare la nostra bussola interiore. Per Leopardi è stata la poesia la sua ragione di vita, quel qualcosa che gli dava la forza di andare avanti.

Qual è la nostra?

"L'arte di essere fragili", Alessandro D'Avenia
"L'arte di essere fragili", Alessandro D'Avenia

La risposta, secondo Alessandro D'Avenia, è di fondamentale importanza per vivere una vita come sogniamo e non come sognano gli altri. Ma per rispondere è necessario ascoltarsi e discutere con l'altro, andando alla ricerca dei nostri lati più nascosti. Bisogna imparare a capirsi e soprattutto ad amarsi per quello che si è, con tutte le mancanze che ci portiamo dietro e dentro.

Bisogna essere fedeli al proprio "rapimento" fino alla fine, perchè soltanto perseguendo questo cammino si potrà avere la possibilità di percepire qualcosa di grande. Attraverso i suoi versi, Leopardi è rimasto fedele alla propria essenza e alla propria fragilità, riuscendo in alcuni momenti a sfiorare quell'infinito che tanto cercava. 

Dalle inquietudini adolescenziali alle prove della maturità, siamo sempre costretti a scontrarci con la realtà e a fare i conti con le nostre debolezze. Un lavoro difficile ma forse la chiave di tutto sta nel provare a ripararle queste ferite. 

"La felicità non è che il compimento." 


ALTRI ARTICOLI



Follow me on Instagram